L’Associazione Amici dei Musei di Vercelli organizza per il giorno di domenica 8 aprile 2018 una gita a Bergamo in occasione della importante mostra “Raffaello e l’eco del mito” che anticipa le celebrazioni con cui, nel 2020, il grande artista sarà ricordato a 500 anni dalla morte avvenuta a Roma nel 1520.
Nato a Urbino nel 1483, perse suo padre Giovanni Santi – anch’esso pittore nonché filosofo e poeta – all’età di 10 anni, ereditando una avviata bottega e le conoscenze del mestiere che saprà abilmente sfruttare una volta cresciuto.
Le sue capacità gli permisero una rapida progressione nell’apprendere tecniche pittoriche: il suo stile si rifaceva agli insegnamenti di altri grandi artisti ai quali si era sempre ispirato, quali Signorelli, Perugino e Pinturicchio.
In questa mostra sono esposte 60 bellissime opere provenienti da musei nazionali, internazionali e collezioni private, tra cui un “San Sebastiano“, capolavoro giovanile del 1502.
L’arte di Raffaello è la somma delle maggiori scuole artistiche del suo tempo, dalle esperienze urbinate a quella umbra-fiorentina, dalla veneta alla romana: in una decina di anni era riuscito a creare un linguaggio artistico che diede un nuovo corso all’arte italiana ed europea.
Artista geniale e ritrattista senza pari, nei 12 anni trascorsi a Roma compie quella parabola che si esaurisce nella la pienezza del classicismo, riuscendo filtrare la più profonda essenza dell’immagine rimanendo sempre fedele a se stesso.
Con la sua vita leggendaria e le sue capacità di simpatia ha saputo imprimere nelle sue opere, oltre alla bellezza fisica, serietà, nobiltà e serenità.